domenica 22 maggio 2011

L' ESSERE volontari in Associazione San Giuseppe

Uno degli aspetti che mi ha molto colpita rispetto all’incontro con i membri dell’Associazione San Giuseppe, è l’attività svolta dai volontari che seguono gli anziani.
Studiato in modo teorico, il volontariato come ogni altra forma di altruismo, può essere distinto in due tipologie: eroico ed assistenziale. Mentre il volontariato eroico è di breve durata, molto visibile e pubblico, quello assistenziale ha tutt’altra forma: esso infatti richiede un coinvolgimento duraturo nel tempo ed è poco visibile.
L’esempio che ci è stato portato in aula grazie a Maria, ha trasposto molto bene nella pratica l’attività di un volontariato assistenziale.
Chi vede che alle 12.00 Giuseppina mangia presso il centro? Chi conosce l’attività del cucito tanto preferita da Maria? Chi consola Claudia quando è sola?
A tutte queste domande c’è solo una risposta, ossia il nome di tutti quei volontari che, giorno dopo giorno, aiutano questi anziani nella gestione della loro persona e della loro vita.
Ammiro le persone che gratuitamente mettono a disposizione il loro tempo per darsi agli altri, ma ancor più mi ha stupita l’umiltà con cui è stata raccontata la loro esperienza come volontari.
Questo atteggiamento non è riscontrabile (o almeno non sempre) tra coloro che invece svolgono un tipo di volontariato eroico come il servizio in ambulanza.
Il pensiero mi riporta ad un animato confronto che ho avuto in un altro ente con altri volontari nel corso del quale domandavo perché molto persone, volontari del soccorso, avessero un atteggiamento così esasperatamente arrogante durante il servizio e nei confronti delle persone soccorse, siano esse anziani, ubriachi, padri violenti, tossicodipendenti.
La risposta che mi sono data e che ha avuto riconferma dopo l’incontro con i volontari dell’Associazione San Giuseppe, è che il ruolo dell’attore permette di dare sfogo a frustrazioni intime ed oscure che si hanno al di fuori dell’ente, mentre in regia ci sono persone che si adoperano per un’ottima riuscita del tutto.
Mi spiego meglio: un  volontario del soccorso agisce, parla, sbraita e litiga sui servizi di pronto intervento ed è Lui in prima linea; un volontario che assiste gli anziani sbraita e grida una mattina, ama e si lascia stupire un altro giorno, desidera e accontenta un altro pomeriggio.
Cosa è meglio?
Siamo diversi e nella diversità ciò che piace ad uno, può non piacere ad un altro.
Tuttavia l’assaporare per qualche ora assistenza ed aiuto autentico mi ha permesso di elaborare un pizzico in più dinamiche che si svolgono presso gli enti che frequento.
Il dinamismo e la trasparenza con cui le giovani signore accudiscono gli anziani dell’Associazione San Giuseppe giorno dopo giorno, mi ha fatto percepire in quest’ultimi una sensazione di sollievo nell’affrontare le ultime difficoltà della vita.
Pur rimanendo intime e personali le motivazioni che spingono ognuno di noi ad intraprendere le attività sociali più disparate, credo che l’esempio delle volontarie incontrate venerdì scorso sia stato molto positivo e per questo le ringrazio.

Alessandra
Università Cattolica del Sacro Cuore
Sede di Milano

22/05/2011

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